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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Nel mese di Febbraio è stato realizzato il progetto di Alternanza scuola lavoro che ha visto coinvolti l’Istituto Comprensivo “Pascoli- Forgione” e il Liceo Statale “Maria Immacolata” di San Giovanni Rotondo. Le attività progettuali, scaturite da una convenzione stipulata tra i Dirigenti delle due Istituzioni scolastiche coinvolte, dott.ssa Maria Fiore e prof. Antonio Tosco, intendono fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie ad inserirsi nel mondo del lavoro: alternando le ore di studio, ad ore di formazione in aula e ore trascorse nei vari ambienti di lavoro, si garantisce ai nostri studenti l’esperienza sul “campo” e la possibilità di superare il gap “formativo” con il mondo del difficile inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi.

Con tale finalità, la legge 13 luglio 2015, n. 107 ha inserito organicamente l’Alternanza scuola lavoro nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della Scuola Secondaria come parte integrante dei percorsi di istruzione. A partire dal 2019, come definito nella Legge di Bilancio, l’Alternanza scuola lavoro diventa PCTO, acronimo per Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; rimane il carattere obbligatorio dei nuovi percorsi, la centralità dei quali è confermata anche dal fatto che alla prova orale del nuovo esame di maturità del prossimo giugno i candidati dovranno esporre le esperienze svolte durante l’Alternanza.

 Il progetto formativo ha interessato le classi III A e V A del Liceo delle Scienze Umane, i cui alunni hanno svolto i moduli di apprendimento pratico presso le sezioni di via Curtatone e di via Lauriola nonché presso le classi della Scuola Primaria “Forgione”. Il percorso di formazione, iniziato il 4 febbraio e conclusosi il 28 febbraio, ha coinvolto i soggetti interessati per un totale rispettivamente di 50 e 40 ore, durante le quali si sono poste le basi per uno scambio di esperienze, crescita reciproca e arricchimento non solo formativo, ma soprattutto umano ed emotivo. Le riflessioni di alcuni studenti di seguito riportate rivelano l’entusiasmo con cui essi hanno partecipato al progetto:

“Ho svolto l’Alternanza Scuola Lavoro nella classe IV A della Scuola Primaria. L’istituto mi è sembrato subito accogliente: tutti i corridoi sono pieni di colore e ogni aula è decorata. Il primo giorno, la mia compagna ed io siamo entrate in classe, ci siamo presentate ai bambini e alle docenti e così è iniziata la nostra esperienza. Ogni giorno abbiamo collaborato con le docenti svolgendo attività diverse: abbiamo corretto verifiche, abbiamo aiutato i bambini a svolgere gli esercizi, abbiamo dettato i testi, abbiamo aiutato ad incollare fotocopie e abbiamo raccontato storie. Il momento più entusiasmante e arricchente di questa esperienza è stato collaborare con la mia compagna di classe per progettare una lezione di storia per i bambini: dopo aver richiamato l’attenzione dei bambini sui concetti chiave, abbiamo costruito una mappa concettuale che i bambini hanno copiato e completato. Infine, abbiamo ripercorso i concetti chiave con immagini attinenti all’argomento trattato”. – Beatrice Lecce

“L’esperienza dell’Alternanza scuola lavoro per me è stata bellissima. Insieme ad altri due compagni, sono stata assegnata ad una sezione della Scuola dell’Infanzia. I bambini della mia classe hanno un’età compresa tra i tre e i quattro anni. Con loro ho condiviso momenti bellissimi: ogni giorno è stato meraviglioso insieme a loro perché ci siamo divertiti, abbiamo imparato cose nuove, e io ho fatto parte di un piccolo segmento della loro vita. Mi sono sentita utile, soprattutto a quei bambini che incontravano difficoltà nello svolgimento delle varie attività didattiche. Il rapporto instaurato con quei bambini è, per me, ciò che valorizza questa esperienza: quando ci incontriamo per strada, essi corrono verso di me per abbracciarmi e penso che non ci sia nulla di più bello del loro affetto.” – Chiara Mangiacotti.

“…Successivamente, ho aiutato i bambini nello svolgimento di alcuni esercizi e nella correzione dei compiti svolti a casa. Tutto ciò mi ha reso felice, dandomi un forte senso di soddisfazione e rendendomi sempre più partecipe durante le lezioni.” – Simone Natale.

“… Mi sono legata a quei bambini e loro a me; infatti, ogni giorno, ricevevo abbracci da ognuno di loro. Questa esperienza è stata molto importante perché mi ha fatto capire cosa significhi essere responsabile di qualcuno…” – Maria Bernadette Ripoli.

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